Con i seguenti 5 consigli dello Zio, il tuo ingresso nel mondo delle degustazioni di whisky sarà sicuramente un successo. Desidero fornirti un vocabolario importante per aiutarti a cogliere al massimo ogni sfumatura del tuo whisky.
Lo stato d’animo influisce incredibilmente sulla nostra percezione. Se siamo di cattivo umore, tendiamo a percepire le cose in modo più negativo. Questo vale anche per il single malt whisky, ovviamente. Perciò, uno stato d’animo positivo è essenziale per una degustazione di whisky di successo. Dopotutto, si tratta di un piacere e dovrebbe essere un momento divertente, sia che si partecipi a una degustazione da soli o con gli amici!
Molto spesso, nei film e in televisione, abbiamo visto uomini sorseggiare il whisky da grandi bicchieri, magari anche “on the rocks” (con ghiaccio). Naturalmente, questa è una scelta personale, ma se desiderate una vera e propria degustazione, vi consigliamo di optare per il bicchiere Glencairn. La sua leggera forma a tulipano facilita lo sviluppo dei singoli aromi e offre le migliori condizioni per un’esperienza di degustazione completa. La forma a bulbo permette di scaldare delicatamente il whisky con le mani, liberando ulteriori sfumature aromatiche. Nella parte superiore affusolata del bicchiere, i diversi aromi vengono guidati e intensificati. Sia che scegliate un bicchiere Glencairn o uno simile da degustazione, la forma a tulipano è stata dimostrata essere la migliore per apprezzare appieno il whisky. Per i whisky robusti e affumicati, è possibile optare anche per bicchieri più grandi, come i tumbler. Tuttavia, i whisky leggeri e delicati rischiano di perdere la loro complessità se degustati in tumbler di grandi dimensioni.
Un secondo aspetto importante per la colorazione del whisky è il tipo di botte utilizzata. In particolare, il tipo di quercia utilizzato e il suo precedente contenuto giocano un ruolo fondamentale. Oltre alla quercia bianca americana, nell’industria del whisky si utilizza anche la quercia europea, conosciuta come “Quercus Robur”. Le botti di rovere europeo hanno ospitato in passato vino, porto e sherry e grazie alla presenza di residui, conferiscono al whisky colori significativamente più scuri e rossi. Sono quindi ideali per la fase di post-maturazione, anche chiamata “finishing”, in quanto rilasciano rapidamente colore e aromi nel whisky. I whisky che hanno maturato a lungo in botti di sherry possono presentare una tonalità mogano o quasi nera quando vengono imbottigliati.
I whisky ad alta gradazione alcolica possono rivelare nuovi e sorprendenti aromi quando gli si aggiunge una piccola quantità di acqua. Ma cosa intendiamo con “alta gradazione alcolica”? Dai 46% in su, è il caso in cui vale la pena considerare l’aggiunta di acqua al whisky. Questo è particolarmente evidente nei cosiddetti whisky “cask strength”, i quali possono avere una gradazione molto superiore al normale 40%, spesso raggiungendo livelli significativamente più alti.
Per diluire il whisky, si preferiscono generalmente acque naturali con una bassa mineralizzazione. Tuttavia, per coloro che cercano un’esperienza autentica, esiste anche l’opzione di utilizzare un’acqua proveniente direttamente dalla Scozia.
Quando si tratta di aggiungere acqua, la quantità può fare una differenza significativa. L’uso di una pipetta offre un controllo preciso sulla quantità desiderata, permettendo un dosaggio goccia per goccia. D’altra parte, una caraffa può essere utilizzata per un versaggio più libero, ma è consigliata a chi ha più esperienza nel dosare l’acqua nel whisky. Scegliere tra una pipetta e una caraffa dipende dalla preferenza personale e dal livello di controllo che che si desidera avere sul processo di diluizione.
Se vuoi saperne di più sul rapporto tra whisky e acqua, qui trovi l’articolo.
Può essere una vera sfida dare un nome alle nostre impressioni olfattive e gustative. Per questo, la ruota degli aromi può fornire ispirazione e supporto, aiutando ad esplorare i diversi registri degli aromi uno per uno e magari scoprendo la parola esatta e il gusto che si ha sulla punta della lingua. In seguito, l’ideale è annotare le proprie impressioni direttamente sul foglio di Tasting Notes da Whisky Club Bozen/Zio Whisky, in modo da non dimenticare le sensazioni provate con i rispettivi whisky.
Tenere la bocca aperta
Per i novizi delle degustazioni, alcuni tipi di whisky possono avere aromi troppo intensi o una gradazione alcolica troppo forte, causando il classico bruciore durante l’analisi olfattiva. Un modo per ovviare a questo problema è tenere la bocca leggermente aperta mentre si annusa il whisky, così da ridurre la sensazione di bruciore e poter percepire appieno tutte le note aromatiche. Inoltre, ciascuno di noi ha una narice più “forte” in grado di percepire meglio alcune sfumature; fai qualche prova per capire quale sia la tua e poter godere al meglio della degustazione.
Quale narice usare?
Durante la degustazione, prova ad annusare il whisky alternando la narice sinistra e quella destra. Noterai che una delle due narici è più sensibile e ti permette di riconoscere meglio gli aromi. Utilizza questa narice come punto di riferimento nelle tue future degustazioni.
Lasciare il whisky in bocca
Un altro prezioso consiglio per chi degusta whisky è trattenere il distillato in bocca per circa 5-10 secondi prima di deglutire. Sebbene inizialmente questa sensazione possa sembrare fastidiosa, ci si abitua rapidamente, e il piacere della degustazione ne risulta notevolmente migliorato. In questo modo, tutte le parti della bocca, compreso il palato, la parte sotto la lingua e le pareti interne delle labbra contribuiscono all’esperienza gustativa complessiva.
Usare il caffè per resettare l’olfatto tra gli assaggi
Per liberare il naso tra un assaggio e l’altro, mettete sul tavolo un barattolo di caffè in grani e annusatelo tra un assaggio e l’altro.
Una selezione di whisky con gusti insoliti e audaci, appositamente ricercati per coloro che amano sperimentare nuove e curiose sfumature.
In merito al whisky sorgono spesso numerose domande riguardanti il gusto dei diversi single malt, la corretta degustazione dei prodotti, il giusto stoccaggio delle bottiglie e alle differenze tra i vari whisky provenienti dai diversi paesi di produzione.
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